Ansia e paura sono due emozioni simili, spesso confuse tra loro e non sempre distinguibili.
L’ansia è un complesso sistema di risposta, a livello cognitivo, emotivo, comportamentale e fisiologico, che si attiva in seguito alla percezione che un dato evento o situazione, possa essere minaccioso o altamente pericoloso e nei confronti dei quali non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire. La paura, invece, è una risposta automatica di allarme che si presenta quando si è in pericolo; è “un primitivo stato di allarme automatico neurofisiologico che coinvolge la valutazione cognitiva di un’imminente minaccia o pericolo alla sicurezza di un individuo” (Clark & Beck, 2010).
Per semplificare: la paura è la valutazione immediata del pericolo (la minaccia è ben definita), mentre l’ansia è lo stato emotivo che si prova quando pensiamo a minacce o pericoli futuri (la minaccia è più indefinita).
L’ansia viene comunemente etichettata come negativa, ma in realtà l’ansia di per sé, è una sensazione normale. Moderati livelli d’ansia, possono essere utili per migliorare le prestazioni (ad es. durante un esame) oppure può rivelarsi un’importante risorsa che permette di proteggerci dai rischi in molti momenti della vita.
Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali), i Disturbi d’Ansia differiscono dalla normale paura o ansia perché sono eccessivi e hanno una durata di 6 mesi o più e non sono legati o attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o farmaco o riconducibili a un’altra condizione medica. Solitamente in questi casi, l’ansia compromette in maniera significativa la vita quotidiana della persona, il suo funzionamento lavorativo o scolastico, le attività e le relazioni sociali. Questo per diverse ragioni:
L’ansia può essere espressa in vari modi e la modalità dipende da quale scopo la persona sente minacciato. I Disturbi d’Ansia diagnosticabili secondo il DSM-5 sono i seguenti:
I soggetti con disturbo d’ansia hanno paura:
Spesso tali disturbi si associano a quelli dell’umore. Secondo le statistiche fino al 30% delle persone soffriranno di ansia nel corso della propria vita, con una prevalenza doppia delle donne rispetto agli uomini.
Quando l’ansia diventa estrema e incontrollabile, sfociando in uno dei suddetti disturbi d’ansia, occorre un intervento professionale che possa aiutare la persona a gestire i sintomi così fastidiosi e invalidanti, in modo tale che la patologia non si cronicizzi e si possa tornare a una qualità di vita soddisfacente.
La psicoterapia per i disturbi d’ansia è indubbiamente il trattamento maggiormente consigliato. In particolar modo, è stato dimostrato come la terapia cognitivo comportamentale abbia elevatissimi tassi di efficacia e si è affermata nella comunità scientifica come la strategia di prima scelta nella cura dell’ansia e dei suoi disturbi.
Dott.ssa Cinzia Ziella
Psicologa Psicoterapeuta
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