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Il mio approccio

La terapia cognitivo-comportamentale si basa sul concetto che i nostri pensieri e le nostre emozioni hanno un effetto sul nostro comportamento. Il modo in cui pensiamo in una data situazione, influenza il nostro modo di affrontarla. Nel corso del tempo, è possibile sviluppare degli schemi di pensiero disfunzionali che in qualche modo si ripetono nelle varie situazioni di vita quotidiana e che possono avere un impatto negativo sul nostro comportamento ma soprattutto sul modo di affrontare gli eventi. Spesso il motivo che porta a chiedere aiuto, è perché le strategie usate finora per affrontare vari eventi di vita e risolvere problemi, non funzionano più.

Lo scopo della terapia è proprio quello di identificare i pensieri, le emozioni e i comportamenti che entrano in gioco nelle situazioni di malessere; il passo successivo sarà quello modificare gli schemi di pensiero disfunzionali, per regolare in maniera più efficace le proprie emozioni. Il terapeuta aiuta il paziente a formulare nuovi pensieri alternativi, sperimentando comportamenti diversi rispetto al solito: questo avviene praticando diverse tecniche per facilitare la regolazione emotiva, sia in seduta che a casa.

La psicoterapia cognitivo comportamentale lavora sul “qui ed ora”, andando ad agire sulla risoluzione del "sintomo" che è "ciò che ci fa star male". I sintomi non sono altro che l’espressione di tentativi di fronteggiamento di un disagio emotivo, che magari fino ad un certo momento della vita hanno funzionato, ma che ad un certo punto non funzionano più ed è quindi importante acquisire nuove strategie e trovare dei “piani B”; spesso “si sta male” perché conosciamo solo una modalità per gestire momenti emotivamente difficili ed è proprio questo che ci impedisce di vivere serenamente.

Successivamente si può valutare, sempre in accordo col paziente e in base alle singole situazioni, se è opportuno continuare il percorso terapeutico andando a ricercare nel “passato” dove il paziente ha costruito e in qualche misura “appreso” nelle proprie relazioni, determinati schemi interpersonali, credenze su di sè, sugli altri e sul mondo.

Gli obiettivi della terapia vengono stabiliti fin dall’inizio in accordo con il paziente: è importante darne una definizione chiara e precisa, affinché la persona si senta “agente” insieme al terapeuta di questo percorso. È possibile, in base ai cambiamenti avvenuti durante la terapia o in base agli eventi di vita, che gli scopi possano essere rivisti e ristabiliti.


Dott.ssa Cinzia Ziella
Psicologa Psicoterapeuta

Ambiti di intervento
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  • Attacchi di panico
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  • Fobie specifiche
  • Elaborazione del Lutto
  • Disturbi di Personalità
  • Problemi Relazionali Interpersonali
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