Stai leggendo:
  • Home
  • Ambiti d'intervento
  • L'ipocondria
L'ipocondria

L'ipocondria

L'ipocondria, oggi conosciuta con il termine clinico disturbo da ansia di malattia (DSM-5), è un disturbo psicologico caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e persistente di avere (o di poter sviluppare) una grave malattia, dovuta ad un'interpretazione erronea e catastrofica di un sintomo fisico; questa preoccupazione persiste nonostante le rassicurazioni mediche. L'attenzione è concentrata su ogni piccolo cambiamento somatico; chi soffre di ipocondria tiene costantemente sotto controllo il corpo ed è sempre alla ricerca di un sintomo o di "un qualcosa che non va" che confermi la convinzione o la percezione di sentirsi malati.  Ad esempio, un semplice mal di testa può essere interpretato come un tumore cerebrale, o un mal di pancia come un tumore all'intestino.

sintomi dell’ipocondria

I sintomi principali includono:

  • Preoccupazione costante per la salute
  • Interpretazione catastrofica di sintomi lievi o normali (es. battito accelerato, formicolii)
  • Controllo ossessivo del corpo alla ricerca di segni di malattia
  • Frequenti visite mediche o richieste di esami diagnostici
  • Ricerca compulsiva su internet
  • Ansia e depressione associate
  • Evitamento di situazioni mediche, in alcuni casi, per paura di una diagnosi
  • Scetticismo verso le rassicurazioni mediche

Chi soffre di ipocondria può allarmarsi se per esempio legge o sente parlare di una malattia, o se vengono a sapere che qualcuno di loro conoscenza si è ammalato. Inoltre sono focalizzati solo sulla malattia/pericolo che temono, mentre tutte le altre non sembrano avere la stessa importanza o pericolosità. Tutto ciò può portare ad avere un rapporto teso con il medico curante e a cambiare continuamente specialisti, perché la domanda che frequentemente affligge questi soggetti è "e se si fossero sbagliati?". Visite mediche, esami diagnostici e farmaci sono l'unico modo che la persona che soffre di ipocondria ha per placare l'ansia, ma solo momentaneamente.

Questo però non sempre è vero, perché in alcuni casi, la preoccupazione di avere una grave malattia, porta questi soggetti al comportamento opposto, cioè all'evitamento di accertamenti e visite mediche, anche quelle di routine, proprio perché hanno paura di scoprire che c'è qualcosa che non va', o di scoprire di avere proprio la malattia che più temono.

Altri comportamenti tipici sono: la ricerca continua di rassicurazioni da familiari e amici, non solo dai medici, oppure di informazioni su Google o chiedendo consigli all'IA (intelligenza artificiale), dove però si possono rintracciare informazioni ambigue che non fanno altro che alimentare i dubbi e le paure. Questi comportamenti, se da un lato portano un sollievo immediato, dall'altro portano ad entrare in continuo in un circolo vizioso da cui poi è difficile uscire.

cause dell’ipocondria

Le cause possono essere multifattoriali:

  1. Fattori psicologici: disturbi d'ansia o depressione preesistenti, traumi o lutti legati alla salute (es. morte di un familiare), esperienze mediche negative passate
  2. Fattori familiari o ambientali: crescita in un ambiente iperprotettivo o ansioso, familiarità con disturbi psicosomatici
  3. Fattori cognitivi: scarsa tolleranza all'incertezza e alla vulnerabilità fisica

conclusione

Il trattamento è possibile e spesso efficace. Le principali opzioni sono:

  1. Psicoterapia: la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) aiuta a modificare i pensieri disfunzionali legati alla malattia, riduce i comportamenti compulsivi (es. ricerca su internet); tecniche di mindfulness e gestione dell'ansia.
  2. Farmaci (in alcuni casi): antidepressivi SSRI (es. sertralina, fluoxetina), usati se c'è una componente ansiosa o depressiva marcata
  3. Educazione e supporto: psicoeducazione sul disturbo, coinvolgimento della famiglia, se utile; evitare visite mediche inutili, ma mantenere un buon rapporto con un medico di riferimento.

L'ipocondria può migliorare significativamente con un trattamento adeguato. Tuttavia, senza trattamento, tende a diventare cronica, con un impatto negativo sulla qualità della vita, rapporti sociali e lavoro.

conclusione

L'ipocondria non è "immaginare di essere malati", ma un disturbo reale, spesso invalidante, che merita attenzione clinica. Con il giusto approccio terapeutico, le persone possono recuperare un buon equilibrio psicofisico e una buona qualità della vita.

Se sospetti di soffrirne o conosci qualcuno con questi sintomi, parlare con uno psicologo può essere il primo passo utile.


Dott.ssa Cinzia Ziella
Psicologa Psicoterapeuta

Ambiti di intervento
  • Disturbi ansia
  • Disturbi Umore
  • Depressione
  • Attacchi di panico
  • Gestione dello Stress
  • Fobie specifiche
  • Elaborazione del Lutto
  • Disturbi di Personalità
  • Problemi Relazionali Interpersonali
  • Ipocondria
  • Problematiche adolescenziali
© 2020. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.