
L'ipocondria, oggi conosciuta con il termine clinico disturbo da ansia di malattia (DSM-5), è un disturbo psicologico caratterizzato da una preoccupazione eccessiva e persistente di avere (o di poter sviluppare) una grave malattia, dovuta ad un'interpretazione erronea e catastrofica di un sintomo fisico; questa preoccupazione persiste nonostante le rassicurazioni mediche. L'attenzione è concentrata su ogni piccolo cambiamento somatico; chi soffre di ipocondria tiene costantemente sotto controllo il corpo ed è sempre alla ricerca di un sintomo o di "un qualcosa che non va" che confermi la convinzione o la percezione di sentirsi malati. Ad esempio, un semplice mal di testa può essere interpretato come un tumore cerebrale, o un mal di pancia come un tumore all'intestino.
I sintomi principali includono:
Chi soffre di ipocondria può allarmarsi se per esempio legge o sente parlare di una malattia, o se vengono a sapere che qualcuno di loro conoscenza si è ammalato. Inoltre sono focalizzati solo sulla malattia/pericolo che temono, mentre tutte le altre non sembrano avere la stessa importanza o pericolosità. Tutto ciò può portare ad avere un rapporto teso con il medico curante e a cambiare continuamente specialisti, perché la domanda che frequentemente affligge questi soggetti è "e se si fossero sbagliati?". Visite mediche, esami diagnostici e farmaci sono l'unico modo che la persona che soffre di ipocondria ha per placare l'ansia, ma solo momentaneamente.
Questo però non sempre è vero, perché in alcuni casi, la preoccupazione di avere una grave malattia, porta questi soggetti al comportamento opposto, cioè all'evitamento di accertamenti e visite mediche, anche quelle di routine, proprio perché hanno paura di scoprire che c'è qualcosa che non va', o di scoprire di avere proprio la malattia che più temono.
Altri comportamenti tipici sono: la ricerca continua di rassicurazioni da familiari e amici, non solo dai medici, oppure di informazioni su Google o chiedendo consigli all'IA (intelligenza artificiale), dove però si possono rintracciare informazioni ambigue che non fanno altro che alimentare i dubbi e le paure. Questi comportamenti, se da un lato portano un sollievo immediato, dall'altro portano ad entrare in continuo in un circolo vizioso da cui poi è difficile uscire.
Le cause possono essere multifattoriali:
Il trattamento è possibile e spesso efficace. Le principali opzioni sono:
L'ipocondria può migliorare significativamente con un trattamento adeguato. Tuttavia, senza trattamento, tende a diventare cronica, con un impatto negativo sulla qualità della vita, rapporti sociali e lavoro.
L'ipocondria non è "immaginare di essere malati", ma un disturbo reale, spesso invalidante, che merita attenzione clinica. Con il giusto approccio terapeutico, le persone possono recuperare un buon equilibrio psicofisico e una buona qualità della vita.
Se sospetti di soffrirne o conosci qualcuno con questi sintomi, parlare con uno psicologo può essere il primo passo utile.
Dott.ssa Cinzia Ziella
Psicologa Psicoterapeuta
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